paradossi

Vite senza SilvioB “2”

Emilio F. & Sandro B.

Dopo il lutto l’Emilio e il Sandro avevano passato giorni di terribile sofferenza, continuavano a starsene sul divano abbracciati, guardando sul mega schermo da 997 pollici le immagini dell’ultimo compleanno di SilvioB, quello in cui i due si erano travestiti da Stanlio & Olio e avevano messo in scena uno sketch in onore dell’uomo che aveva dato nuova luce alle loro esistenze.

Entrambi avevano abbandonato i rispettivi lavori. Emilio aveva detto addio al suo telegiornale e a tutte le sue “meteorine”, mentre Sandro aveva lasciato la politica e la poesia.

Bisogna ammettere che dei loro abbandoni l’Italia ne aveva fortemente risentito… In positivo!

Le rovine di Pompei per la gioia si erano ricomposte e ristrutturate da sole… Un miracolo!

Ma, dopo giorni di pianti, di video al mega schermo i due, ebbero una visione.

Mentre facevano assieme il “bagnetto”, nella vasca di 27 metri con le “paperelle” vere, videro la figura di SilvioB volteggiare in aria e, accompagnato da Mariano A. cantare: “E non dirgli mai che siamo stati a letto per un giorno intero!”.

Piccola parentesi…

Mariano A. non aveva retto al dolore e così pochi giorni dopo la tragedia si era tolto la vita ascoltando per 24 ore di seguito il discorso della scesa in campo di Silvio B.

Chiusa parentesi…

I due rimasero traumatizzati da detta apparizione. Erano convinti che il loro onnipotente avesse voluto dargli un messaggio. Sì ma quale?

L’arcano fu presto svelato.

Dopo ore di riflessioni abbracciati sul divano con un ciupa-ciupa al gusto di comunista in bocca i due se ne andarono a letto, con la speranza che il sonno portasse in dote una risposta alla visione.

E così fu!

La notte stessa entrambi sognarono Villa Certosa, un luogo incontaminato da Dio, una specie di Eden ove ogni specie di donna e ragazza vi poteva scorrazzare indisturbata.

E allora capirono.

La mattina seguente si svegliarono e di comune accordo decisero di vendere la loro casetta di marzapane ove si erano rifugiati e di farsi frati.

I due coniarono l’ordine dei frati Certosini, divenendone i primi adepti.

Dopodiché creato l’ordine si stabilirono nel loro monastero: Villa Certosa.

Là fra Emilio F. si districava nel ruolo di custode e cicerone, mentre fra Sandro B. diceva messa, chiaramente secondo il vangelo di SilvioB.

Il monastero di Villa Certosa divenne subito un punto di grande attrazione, ove ogni anno centinaia di veline, vallette e soubrette vi si recavano per chiedere la grazia.

Infine i due fecero erigere all’entrata dello stesso una statua raffigurante SilvioB intento nel cantare e poco dietro una raffigurante Mariano A. che chiaramente lo accompagnava con la chitarra.

Si narra che nelle notti di luna piena la coppia di statue riprenda vita suonando fino all’alba e che tutto intorno si crei un gran brulicare di gente intenta nel ballare e rendere grazia con riti propiziatori e fecondi.

Dicesi… Bunga Bunga!

Vite senza SilvioB

Premessa (coi se e i ma…)

Con i se e con i ma non si fa la storia, la matematica e nemmeno la geografia… Ma si possono immaginare, ed inventare tante sfumature che stanno nascoste tra i colori della realtà e che… Beh chi vuol vedere…

Quindi si potrebbe consigliare a tutti, prima di questa lettura, di indossare un paio di occhiali le cui lenti siano rette, un po’ dal “se” e un po’ dal “ma”, di una storia che sarà re-inventata.

E allora? E allora… Era il 13 dicembre 2009 (circa un anno fa) e io ormai mi preparavo a festeggiare il mio trentesimo compleanno, trent’anni una data in cui, non so perché, ma senti che devi fare un passo.

E poi? E poi ecco l’attentato a SilvioB. Ora… Domnada, di chi ha sempre fatto comicità senza però mai schierarsi: “E se l’attentato fosse tragicamente finito nel modo peggiore?”.

Si sappia non è una speranza, ma un semplice rivolo pensieroso che si è fatto largo tra le mie grigie materie.

Comunque in un tal caso… Cosa sarebbe successo al paese Italia?

Ma ancora di più, cosa sarebbe successo a tutte quelle personcine per bene che fino a quel giorno avevano vissuto dietro e sulle spalle di SilvioB?

E qui mi riferiscono sia a coloro che hanno da sempre adorato SilvioB ma anche a coloro che ne hanno fatto il nemico numero uno e su cui hanno costruito una carriera piena di successi e adepti!

Ed ecco allora (sottoforma di puntate) di seguito tutte le risposte ai se e ai ma di questa immaginazione…

I “se” e i “ma” di tante storie di vita.

Partendo dal se fosse andata così…

13 Dicembre 2009, in piazza Duomo a Milano SilvioB è colpito in volto da un souvenir raffigurante il Duomo stesso.

SilvioB si accascia, viene accompagnato in ospedale, ma nella notte per le ferite e un grave ematoma si spegne.

Continuando con… Le conseguenze di ciò.

13 Dicembre 2019, sono passati dieci anni da quel dì (parentesi… considerando che gli scritti in realtà sono di un anno fa, ma che molte cose si stanno già avverando mi vien da ridere), quasi nessuno lo ricorda più, a parte alcuni.

Chi?

Quei tanti che fino a quel giorno avevano amato alla follia o odiato a dismisura lo stesso SilvioB.

Come hanno passato queste figure codesti dieci anni?

Come e in che modo sono cambiate le loro vite?

Ecco, ecco come queste figure hanno passato questi dieci anni dall’attentato che gli ha tolto il loro fulcro di vita. Tutti coloro che ammesso e non concesso cantavano: “Menomale che Silvio c’è!”.

Perciò… Buona lettura.

E ricordate di non togliere mai gli occhiali a montatura “se & ma”.