87° giornata risparmio

E un po’ surreale notare come in giorni come questi, di grande incertezza economica, cada proprio l’ottantasettesima giornata del risparmio, ricorrenza dedicata all’attenzione verso la spesa ed ad un acquisto più consapevole.

Eppure anche l’italiano, che è noto quale popolo risparmiatore, oggi pare essere in crisi, vuoi per colpa della crisi mondiale, ma anche e certamente per un cambio di abitudini, atteggiamenti che ci hanno resi un po’ tutti ’americani. Anche noi oggi spendiamo con poca attenzione, buttiamo prodotti ancora funzionanti per acquisirne altri nuovi e solamente per seguire il mercato. Peccato però che così facendo, nel totale rispetto della teoria dei vasi comunicanti, mentre il portafogli si svuota, le cantine, i solai e i cassonetti si riempiono di oggetti seminuovi ma oramai inutilizzati.

Che dire? Ci vuole una soluzione, o meglio… un cambio di rotta. Come dice il navigatore quando si sbaglia strada: tra cento metri compiere un’inversione a U. Già ci vuole un’inversione di tendenza che ci riporti a vecchie abitudini, come l’utilizzare le cose fino alla loro naturale fine evitando così pre-pensionamenti inutili. Inoltre si deve ri-adottare la filosofia dell’aggiustare e non buttare.

In questo caso è importante riscoprire piccoli alleati come calzolai, riparatori di elettrodomestici, falegnami e tanto altro ancora. Come fare? Tenete gli occhi aperti quando girate in macchina e incanto noterete le piccole botteghe ancora sparse qua e là a cui mai avevate prestato attenzione; per quanto riguarda i calzolai potete visitare il sito Calzolai, per i falegnami il portale Falegnameria, che offrono mappe degli artigiani di settore, sparsi per la nostra penisola.

Questo però è solo il primo passo, già perché in questo modo si possono evitare rifiuti inutili, ma resta il fatto che di tanto in tanto qualche nuovo prodotto ci servirà, vuoi per sostituirne uno oramai inutilizzabile o vuoi per una nuova esigenza… e in tal caso come fare per evitare grandi spese? Riscoprire il baratto. Sì il baratto, da quel meraviglioso passato che non prevedeva lo scambio di denaro.

Del resto, tutti quanti, chi più e chi meno abbiamo soffitte e cantine stracolme di cose e oggetti inutilizzati, pertanto riprendendo questa antica usanza potremo liberare spazi abitativi da cose per noi inutili e scambiarle poi con altri oggetti per noi indispensabili.

Se vi state domandando come fare sappiate che nel web vi sono un sacco di piazze virtuali dedite a questa arte, piazze che ora vi elencherò una ad una, come nei vecchi Intervalli della tv.

Partiamo con Reoose, il primo eco-store in Italia nato per dar vita ad un consumo sostenibile, per acquistare prodotti in maniera consapevole, quelli insomma di cui necessitiamo realmente. In questo caso si attribuisce ad ogni oggetto un valore virtuale in crediti da utilizzare in seguito. Un sito interessante, da frequentare con regolarità per non perdere le offerte migliori

Dopodiché vi parlo di ScambiaTutto, una piattaforma collaborativa indirizzata alle associazioni, ai gruppi di acquisto solidale e a tutti i cittadini che dà la possibilità di mettere in circolo le cose che non sci ervono più, ma che possono essere utili ad altri.

Andando oltre troviamo Zerorelativo, che da subito colpisce con una grafica semplice, ma al tempo stesso accattivante: in questo caso partecipando all’attività di baratto del sito si diviene ’barter’e si possono pertanto donare o prestare i propri oggetti e le proprie cose ad altre persone. E ancora ecco Barattopoli, una vera e propria città dello scambio gratuito che nonostante una grafica complessa risulta facile da usare:difatti dopo una semplice e veloce iscrizione si potrà subito iniziare a barattare cose ed oggetti con altri.

Ultima ma non ultima  LaSettimanadelBaratto, che sostanzialmente si svolgerà dal 14 al 20 novembre. Durante tutta la settimana i B&B affiliati al portale www.bed-and-breakfast.it che aderiranno all’iniziativa si offrono di scambiare un soggiorno di uno o più giorni nella loro struttura in cambio di beni o servizi. Niente male, vero?

Ma non è finita qui perché in più di 300 B&B potrete barattare una o più notti in cambio di beni o servizi per tutto l’anno. Datevi da fare.

di Marco Mengoli

“Pubblicato in esclusiva su L’Indro e qui pubblicato per gentile concessione”

Dite che ne dite?

Si invita al COMMENTO E al SUGGERIMENTO su tutto ciò che è low cost.

Questo e tanto altro nel libro “Una vita low cost” – ACQUISTALO ORA

Acqua Acqua Acqua

Il nostro corpo è fatto per la sua gran parte di acqua, tre quarti del nostro pianeta sono fatti d’acqua, ma nonostante ciò, pare incredibile, ma quest’elemento vitale sta divenendo sempre più scarso nel mondo. Certo è importante dire che in realtà ci è possibile usare solo l’1-2% di tutta l’acqua che vi è nel globo, ma ancora più importante è rammentare, come si fa oramai da anni, quanto sia fondamentale evitarne ogni spreco. Per ragioni economiche e chiaramente per ragioni ambientali. Del resto di metodi per farlo ve ne sono veramente tanti! Si pensi alla doccia a basso flusso, agli aeratori di rubinetto, ai barili per la pioggia, sino alle lavatrici e lavastoviglie efficienti, come ben spiegato all’interno del sito Ecogest.

Insomma, è inutile continuare a nascondersi dietro al solito dito: oggi come oggi non ci sono più scusanti per non essere coscienti. Perciò bando alle brutte abitudini e alla pigrizia, un piccolo investimento per installare gli apparecchi di cui sopra e in poco tempo avrete fatto un ottimo passo verso l’ecosostenibilità e l’acqua low cost. Ma non finisce tutto qui quello che possiamo e dobbiamo fare, anzi vi sono un sacco di piccoli trucchi, che non posso che aumentare il nostro grado di coscienza e il risparmio domestico.

Prima di tutto vorrei parlare del metodo che si può utilizzare nel lavare le verdure e la frutta: abbandonate la vecchia usanza di lavare i vostri ortaggi sotto il rubinetto a getto continuo e provate a farlo riempiendo una pentola a cui aggiungere un po’ di bicarbonato. In questo modo non solo si risparmia acqua, ma la stessa può poi essere riutilizzata per secondi fini. Molte info interessanti al sito SicurezzaDegliAlimenti.

Altro stratagemma è quello del riutilizzare l’acqua del condizionatore. In questo caso, anziché gettarla, potrete usarla per le piante, per i servizi igienici, per lavare biciclette, macchina, motorino e altro ancora.

Passaggio fondamentale, ovvero quello relativo al bicchiere. Sì il bicchiere, perché durante tutto il giorno noi beviamo diversi bicchieri d’acqua e spesso lo facciamo usando, per l’appunto un bicchiere sempre diverso. Bene invece di mettere lo stesso direttamente in lavastoviglie dopo ogni uso, copriamolo con un tovagliolo e riutilizziamo più volte: in questo modo si laveranno meno bicchieri e si risparmierà tempo, detersivo e…acqua.

Continuando parliamo del riutilizzare l’acqua usata per la cottura della pasta e non. Pensate solo per un attimo a quante volte, in una settimana fate bollire l’acqua per la pasta o altri cibi? E ora pensate a quante volte poi, la stessa finisce nel tubo di scarico? Bene, dalla prossima volta, tenetela e riutilizzatela per la prossima zuppa, il prossimo minestrone, o per usi totalmente diversi come lavare i servizi igienici o altro ancora.

Tra le tante, in ultimo non può mancare quella relativa al chiudere ermeticamente i rubinetti e al controllare di tanto in tanto la presenza di eventuali perdite. Anche qui può sembrare scontata come cosa, ma vi assicuro che se molti di noi sono molto diligenti nella chiusura del rubinetto, un’altra parte di persone invece è meno attenta e così goccia dopo goccia l’acqua si spreca in uno spreco economico inutile. Perciò consiglio, come prima cosa, di erudire chi è meno attento di voi e poi, controllare di tanto in tanto tubazioni esterne e/o rubinetti stessi così da intervenire là dove vi possano essere perdite.

Certo, queste sono piccolezze rispetto a quello che possono e devono fare le aziende, che si parli di piccole, di medie o di grandi, ma è comunque un primo passo per migliorarsi e costruirsi un futuro migliore. Non a caso per ridurre l’impatto sull’acqua, vi è un modo significativo e semplice, ovvero sapere quanti litri se ne consumano. Certo vi può sembrare un po’ difficile, ma dopo averci preso vi assicuro che vi stupirete nel vedere quanta acqua sprecavate prima. Che si parli di quella di casa ( potrete farlo confrontando le vecchie bollette con quelle nuove) ma anche di quella da bere (confrontando gli scontrini). A questo punto tocca a voi: di acqua, come si suol dire, ne è passata sotto i ponti, non aspettiamo che finisca del tutto.

di Marco Mengoli

“Pubblicato in esclusiva su L’Indro e qui pubblicato per gentile concessione”

Dite che ne dite?

Si invita al COMMENTO E al SUGGERIMENTO su tutto ciò che è low cost.

Questo e tanto altro nel libro “Una vita low cost” – ACQUISTALO ORA

Armi di ristrutturazione di massa

Si sa, di tanto in tanto è piacevole dare un volto nuovo alla propria casa, diciamo che ancora di più può essere il vero e proprio cambiare di abitazione, da una carina ad una bella e casomai con giardino, ma ilmomento è difficile per le nostre finanze e così si deve soprassedere. O meglio, ci si deve limitare, ma non abbattere, perché in questo caso bisogna mettere a fuoco il proprio ingegno. Del resto la creatività ed il buon gusto sono armi di ristrutturazione di massa, che ci possono permettere di toglierci la soddisfazione di dare un aspetto del tutto nuovo alla nostra casa.

Partiamo col cambiare colore alle pareti e volendo anche ai soffitti. Non a caso il cambio di tinta è la prima mossa fondamentale da attuare quando si vuole svecchiare e dare nuova luce ai propri spazi abitativi. Per quanto riguarda il colore, vi consiglio di acquistare prodotti di qualità da un rivenditore della zona, per quanto riguarda invece il come fare, beh… io ho trovato molto utili i seguenti siti: Edibrico; FaidaTe360 e TutorCasa. Sono due portali e un canale tematico che danno ottimi input sia visivi che scritti sul come dipingere le pareti di casa e devo dire che anche ad un mero principiante come me sono stati non utili, ma molto di più.

Fatto ciò un’ottima idea può essere quella di sostituire vecchi quadri o stampe oramai passate di moda con interessanti e colorati wall stickers, ovvero raffigurazioni, disegni da appiccicare al muro. Ne potrete trovare di diversi ad un buon prezzo sia su Ebay che su Eprice. Se la soluzione invece non vi convince allora vi do un altro consiglio… cercate sul web immagini di grande dimensione che vi piacciono o che vi esaltano, dopodiché salvatele sul vostro PC e se volete lavoratele con qualche programma per grafica, infine con le stesse realizzate delle stampe giganti da piazzare alle pareti.

A questo punto veniamo a ciò che può dare inizio al cambiamento interno ovvero alle tende e ai tappeti, oggetti di tessuto e non che posso completare la vostra creatività e, se in pandane con il colore dei muri donare un volto nuovo alla casa. Per quanto riguarda le tende io ho trovato molto interessante il sito PianetaDonna, all’interno del quale vi è una vera e propria sezione che dà diversi input sul come inventare e/o acquistare dette tipologie di prodotto. Per quanto riguarda invece i tappeti beh… anche in questo caso il sito PianetaDonna si è dimostrato nuovamente il più accurato nel dare info sul come crearsi un tappeto fai da te.

Veniamo ora al cuore pulsante della casa, ovvero l’arredamento. In questo caso inutile dire che la mossa meno costosa e più soddisfacente risulta essere come sempre quella di cambiare l’ordine e la distribuzione degli stessi. Perché in questo caso se si cambia l’ordine degli addendi il risultato cambia, eccome. Prendiamo la cucina, o meglio, la tavola della cucina, se essa è ubicata in un angolo della stanza ci basterà spostarla al centro della stanza e così facendo si libererà uno spazio da adibire ad un divano o ad una nuova credenza. Oppure il divano che, magari, può divenire il fulcro attorno al quale reinventarsi una nuova zona giorno. Per completare l’opera se ritenete che le vostre tasche ve lo possano concedere e se vi è qualche mobile che ha fatto il suo tempo, fate un po’ di acquisti, ma ponderati e calcolati. In questo caso fate un passaggio su questi tre siti: OutletArredamento; LastDesign e MobiliOutlet .

Per finire, la tanto vociferata ciliegina sulla torta,ovverodate un nuovo volto, una nuova intenzione alla vostra illuminazione di casa. Del resto è cosa oramai risaputa da tempo, i negozi, i ristoranti ce lo insegnano, il tipo di luce che c’è in una stanza influenza moltissimo il modo che si ha di percepirla e quindi di viverla. L’ideale è far tramontare definitivamente al suolo l’epoca del lampadario e dare così un ruolo principale alle lampade, ai lumi e alle applique. Su ciò avrete modo di sbizzarrirvi del resto in commercio ce ne sono di tutte le forme, le misure e i costi. La cosa che non dovrete dimenticare è di scegliere bene le lampadine dalle quali dipenderà la sfumatura dell’illuminazione e un’eventuale risparmio energetico e quindi economico. Se siete poi degli amanti del fai da te, prima di mettere mano al portafogli vi consiglio vivamente di farvi un giro sui seguenti siti e/o portali: DeAbyDay e Lavitaètuttaunclick. Avrete modo di carpire nozioni per crearvi lampade in casa con scarti e/o prodotti di recupero. Se invece il fai da te, non fa per voi, allora invitate a cena un amico o una amica che possiede un negozio o un ristorante alla moda e fatevi consigliare da lei… non sbaglierete.

di Marco Mengoli

“Pubblicato in esclusiva su L’Indro e qui pubblicato per gentile concessione”

Dite che ne dite?

Si invita al COMMENTO E al SUGGERIMENTO su tutto ciò che è low cost.

Questo e tanto altro nel libro “Una vita low cost” – ACQUISTALO ORA

Galline in Fuga

C’è chi scappa… E chi medita, per ora, la fuga!

GUARDA POST CORRELATI:

Politica

Libertà

Popolo

MagnaccioSatirico

Sì lo voglio… ma con lo sponsor

Qualche tempo fa ho parlato dei matrimoni low cost, una nuova attitudine dello sposalizio in parte dovuta alla crisi e in parte per evitare, come principio, spese folli da molti ritenute oramai inutili. Bene oggi, per integrare il discorso parlerò invece dei matrimoni con lo sponsor, una novità assoluta che da qualche tempo era nell’aria e che da poco è divenuta una vera e propria realtà.

Confesso che ho saputo di questa piacevole novella attraverso il web, o meglio, per essere più chiaro ho scovato il seguente sito: A nozze con lo sponsor ( http://www.anozzeconlosponsor.it ), un portale che parlava e parla delle nozze di Rubens e Daniela, fatte per l’appunto attraverso l’ausilio di diversi sponsor. Un primo input interessante che mi ha dato modo di approcciare questa nuova filosofia, atta a tenere in vita un’usanza ultimamente in forte dismissione.

Ma devo dire che questa è stata solo la prima delle mie scoperte, interessante è stato infatti scovare anche: Viacolvento (http://www.viacolvelo.it/sponsor-col-velo/matrimonio-con-sponsor-come-trovare-parte-5a/) graziosa isola felice di matrimoni da favola, ma con un budget da Cenerentola. All’interno del siso vi è un vero e proprio vademecum sul come scovare sponsor, attività che, si sappia richiede certamente un degno livello di capacità comunicative e commerciali. Perché che sia chiaro, fare un matrimonio con lo sponsor non è da tutti e non è una cosa semplicissima. Per prima cosa è importante decidere il tipo di servizio/prodotto che si vuole venga sponsorizzato, poi si deve creare una lista di fornitori dei servizi/prodotti nella zona, dopodiché, muniti di telefono e buona volontà bisogna darsi da fare e raggiungere gli obbiettivi prestabiliti. Come un vero agente di commercio.

Comunque, andando avanti nella mia ricerca, che confesso si è fatta man a mano sempre più appassionante e interessante, ho trovato anche: E vissero felici e contenti (http://www.evisserofeliciecontenti.com/), ovvero una vera e propria organizzazione che si pone al servizio dei novelli sposini per produrre al meglio il loro matrimonio nei minimi dettagli, con una grande novità però, rispetto al passato, ovvero il fatto di essere in grado di fornire agli stessi, guarda caso, degli sponsor con i quali abbattere le spese. In pratica bando al fai da te menzionato prima.

Insomma, dopo una intensa e piacevole ricerca, devo dire che sono giunto ad una conclusione, ovvero che oggi siamo arrivati decisamente ad un punto che va ben oltre il low cost. Qui, signori e signore, sposini e sposine si parla decisamente di gratis, o quasi. Del resto il ragionamento non fa una piega, perché pagare tipografie, ristoranti, fiorai e sartorie per inviti, pranzi, fiori e vestiti, quando gli stessi possono, usufruendo di una notevole pubblicità, fornire il tutto a gratis o quasi?

Certo, i più tradizionalisti, storceranno il naso alla sola idea, ma come dire… oggi come oggi si deve fare sempre più di necessità virtù! Inoltre oggi in molti italiani è sempre più viva la voglia, la mania di protagonismo e questo che, che se ne voglia o no è di certo un ottimo modo per essere al centro dell’attenzione. Il vostro matrimonio VIP, per essere chiari è a portata di sponsor. E così per chi volesse tentare questa strada non posso che consigliare il primo social network dove sposi e aziende si possono incontrare sul web, sto parlando di Sposiconlosponsor (Sposiconlosponsor), così da poter pianificare, progettare, organizzare le proprie nozze dando in cambio, a realtà commerciali una giusta visibilità. Del resto la piattaforma è molto semplice da utilizzare, le coppie non devono fare altro che aprire un proprio profilo, chiaramente gratuito, sullo spazio creato e pubblicarvi foto, commenti e un blog per raccontare la propria storia d’amore. Chiaramente anche le imprese vi possono aprire una loro pagina e così facendo è facile intuire che nasceranno incontri e si creeranno contatti per fare sì che sponsor e sposi possano attivare le migliori collaborazioni per portare a termine i propri diversi fini.

E così al prossimo matrimonio in cui faremo la parte degli invitati potremmo sentire tra una preghiera e un canto, durante il rito nuziale, una vocina che annuncia: “La messa è offerta da Pincopallino Estintori, gli estintori che spengono ogni infermo!”, vedere giungere gli sposi a bordo di un camion di una nota ditta cittadina di spurgo, vestiti con tute griffate da note marche e concludere poi la giornata in un noto ristorante della zona tra messaggi pubblicitari e con, al posto dei camerieri, agenti di commercio che tra una portata e l’altra propongono ai tavoli profumi, trapani e quant’altro.

di Marco Mengoli

“Pubblicato in esclusiva su L’Indro e qui pubblicato per gentile concessione”

 

Dite che ne dite?

Si invita al COMMENTO E al SUGGERIMENTO su tutto ciò che è low cost.

Questo e tanto altro nel libro “Una vita low cost” – ACQUISTALO ORA