Nefasta

L’idea che mi faccio oggi di questo Covid è nefasta…

Questo virus è una grande occasione persa, abbiamo sbattuto in faccia la porta al destino che in dono ci ha portato questo virus.

Potevamo sfruttare l’occasione per tornare a guardarci negli occhi e regalarci un sorriso e invece abbiamo scalato di altre due marce…

A ottobre pare chiaro, se non prima tutto dovrebbe ripetersi e credo che si avrà una seconda stagione del raccapricciante telefilm ora in onda.

UN PO’ DI COERENZA…

Vendola: “No alleanza con Pd se prima non si rompe con Renzi” …

MA TU NON SEI QUELLO CHE SE NE E’ ANDATO ALL’ESTERO PER AVERE CON IL TUO COMPAGNO UN FIGLIO, DATO CHE IN ITALIA NON SI PUO’?

CIOE’ HAI FATTO QUALCOSA CHE MOLTI NON POSSONO PERMETTERSI PERCHE’ NON HANNO LE TUE FINANZE E LA TUA POSIZIONE?

CIOE’ TI SEI ELEVATO SOPRA LA CLASSE MEDIO BASSA?

CIOE’ HAI FATTO UNA SCELTA?

E ALLORA UN PO’ DI COERENZA STAI DOVE SEI E NON VENIRE PIU’ QUI A FARE IL SOLITO FINTO COMUNISTA CON IL CULO DEGLI ALTRI!

Un sorriso di piacere

Sapere del #ritiro di #Rosberg ha risvegliato dal torpore alcuni miei sensi, facendo fiorite un sorriso di piacere sul mio volto.

Questo evento mostra che in questo #malato #Mondo esistono ancora #Artisti e non solo comparse dello #showbusiness.

Oggi si giunge all’esserre #famosi, senza fatica e sudore e poi lo si cavalca come un toro da monta sino a che, terminato lo sperma che da vita alla mera #notorietà, non si scompare tanto velocemente quanto veloce era stata l’ascesa.

Ma come dicevo per fortuna ci sono i ancora Rosberg esseri che, giunti al #successo con fatica e sudore sanno voltare pagina, sanno seguire l’istinto o ancora… la vena #artistica che è in loro.

E, scusate se insisto, ma grazie a #Dio quella vena non vi è #talent o #reality che la possa ancora dare.

#maniedifascismo

Trump vince… E’ COLPA DEI FASCISTI
Ti bloccano Facebook… E’ COLPA DEI FASCISTI
Danno rigore contro alla Juve… E’ COLPA DEI FASCISTI
Non vai di corpo per tre giorni… E’ COLPA DEI FASCISTI
FOSSE VERO CHE A GRIDARE AL LUPO AL LUPO…

Quando necessita un taglio social

La maggior parte di noi ogni giorno almeno una volta nell’arco delle ventiquattro ore si collega al proprio profilo presso i vari social network per pubblicare foto, video, opinioni, pensieri e quant’altro, e facendo ciò un po’ per scelta e un po’ per abitudine si trova poi quasi automaticamente a scorrere la home page di queste “piattaforme” e di conseguenza a leggere e visionare tutto ciò che i cosiddetti “amici” hanno pubblicato.

Ed ecco che un normale gesto alla ricerca di qualche cosa di utile da imparare o commentare si trasforma invece in un viaggio a cielo aperto attraverso una discarica di foto di pietanze, di frasi scopiazzate qua e là, di scritte stile “ciao mondo” o “buongiorno”, di immagini postate come fossero scoop quando invece giravano già ai tempi di Garibaldi, di autoscatti e non selfie perché è così che si chiamano, dicevo autoscatti con espressioni da troglodita e via dicendo.

MarcoMengoli---acosastaipen

Insomma ci si ritrova così nel girone dei “sociality” ossia tutti coloro che non essendo riusciti ad entrare nemmeno nel più patetico dei reality show, trasformano il loro profilo in un cassonetto di inutilità, o meglio in un piccolo Grande Fratello personale. E’ a quel punto che l’uomo evoluto si trova davanti ad un bivio, o procedere e scorrere oltre alla ricerca di qualcosa di decente o commentare senza peli sulla lingua tutto ciò che gli si dipana davanti.

Per mia esperienza vi posso assicurare che la seconda è di certo la più divertente, liberatoria e giusta, ma come molti di voi avranno scoperto sulla loro pelle il 99,99% dei “sociality” sono esseri molto permalosi e privi di senso dell’umorismo e così è molto probabile che il vostro commento dia luogo ad uno di questi due risultati: essere cancellati dagli amici o ancora peggio essere iscritti nella lista nera.

Insomma diventate per costoro un appartenente all’Isisocial network.

Queste in realtà sono conseguenze che, per noi commentatori si possono ritenere prive di lato negativo in quanto annoverano sia il piacere di essersi levati uno sfizio, ma anche quello di non essere più collegati a qualcuno che riempiva di spazzatura la home del social… due piccioni con una fava. In conclusione un ottimo modo per fare un po’ di pulizie tra gli “amici”.

Del resto, parlando di pulizie e sfoltimento, un’ottima abitudine di tutti dovrebbe essere quella di nominare e conseguenzialmente eiettare dalla propria home tutti i “sociality” ogni qualvolta uno di essi si dipana con inutilità da vuoto cosmico. Come?

Beh… è molto semplice! Giunti sulla pagina iniziale mentre il vostro dito scorre dall’alto in basso tra foto, commenti e altro ogni volta che si incontra un “sociality” in azione vi basterà cliccare sul suo nome, entrare nel suo profilo e rimuoverlo dagli amici. Il gioco è fatto.

Ecco come sfoltire la rosa di “amici” sui social rendendo così meno “perdi tempo” la visita sugli stessi.

L’Isis ci attacca e noi… giochiamo a Pokemon Go

Disquisizione su questo strano e preoccupante paradosso che si sta compiendo tra il cosiddetto mondo civile e quello non.

A questo punto arrivare a dire che la situazione è preoccupante è quasi un paradosso in quanto lo doveva divenire subito dopo il primo attacco terroristico, ma l’Europa e tutto il mondo cosiddetto civile ha completamente sottovalutato la cosa e così oggi ci troviamo, dopo quelli di Parigi, Dacca, Nizza e Monaco a piangere anche i morti di Rouen. Con la fredda sensazione che dovremo abituarci a tutto ciò.

Se sino a ieri ci dibattevamo per uno Stato, oltre che di dovere anche di diritto, d’ora in poi la nostra lotta dovrà essere quella per uno Stato di “non paura”.

Ma siamo pronti e siamo in grado di sporcarci realmente le mani per ottenere tutto ciò?

Da quello che si può osservare in giro, no! Siamo sulla stessa falsa riga dei nostri governanti a cui continuiamo ad appoggiarci e che deleghiamo ancora nonostante si siano giocati da tempo tutta la loro fiducia e credibilità. Ma del resto non possiamo fare altro. E perché, chiederete giustamente voi. Beh… molto semplice abbiamo ben altro a cui pensare e a cui dedicarci.

Siamo presi ad organizzarci le vacanze, a postare sui social network cose inutili frutto di vite piatte e fotocopia di altre, ma soprattutto siamo presi a giocare a Pokemon Go.

Gaber, il Giorgio nazionale, diversi anni fa cantava ne “I Barbari”:

“La fine di una civiltà non è quasi mai avvertita da coloro che la vivono direttamente e prevede da sempre l’invasione di orde barbariche che si insinuano nelle strutture portanti e a poco a poco occupano tutti i posti di potere. Tanto più l’uomo cosiddetto civile è stanco ed esangue, tanto più è certa ed inevitabile la vittoria dei barbari.”

Già ma chi sono veramente questi barbari? Questo dubbio lo poneva e appositamente lo lasciava per tutta la durata della canzone lo stesso Signor G. Ad una prima lettura ci verrebbe da dire che costoro sono assolutamente gli appartenenti all’Isis, terroristi che stanno cercando di opprimerci con la paura, sottometterci e con ogni probabilità sterminarci. Questo però ad una prima lettura. Se invece andiamo più a fondo ci si può facilmente rendere conto che in realtà i barbari sono ben altri. Chi? Beh… anche in questo caso basta affidarsi ai versi che GG con premonizione scrisse per porre un finale alla sopra citata canzone.

“Ma chi sono i barbari. adesso ve lo dico i barbari, i barbari, i barbari… eccoci qua, eccoci qua, eccoci qua!”

Sì avete capito bene, siamo proprio noi. Noi che passiamo la vita sui social network, i “Grande Fratello” dei poveretti, noi che giochiamo a Pokemon Go, noi che abbiamo completamente smarrito la gioia della vita reale e di tutte le sue semplicità. Noi siamo i veri barbari.

E questo a parer mio è molto più preoccupante degli attentati dell’Isis.

effetto killer…

23enne ucciso a Roma, uno dei killer: “Volevamo vedere che effetto fa” …

ADESSO PERO’ SAREBBE GIUSTO FARGLI VEDERE ANCHE CHE EFFETTO FA STARE DALL’ALTRA PARTE

dito medio Mancini “bis”

La mia vignetta di ieri sul dito medio del Signor Mancini ha scaturito alcune risposte e polemiche…
Il classico stile italiano da parrocchia che crocefigge chi offende uno di loro e invece lava con l’acqua santa quando è proprio uno di loro ad offendere.
Un’offesa miei cari è sempre un’offesa. Non importa da chi è detta o a chi è rivolta, comunque un’offesa è.
E in relazione al caso Mancini-Sarri/Mancini-Tifosi Milan beh…
Facile fare i moralisti quando ti offendono e poi dopo dieci giorni cadere nello stesso errore e non chiedere nemmeno scusa, ma anzi fare anche il presuntuoso e il maleducato in tv con una donna (strano non gli abbiano dato del sessista).

Rocking’ 1000

Scazzeggiando su fb tra i soliti figli del piccolo fratello Fb che sanno solo pubblicare foto di piatti cucinati o di aperitivi consumati in qualche località o ancora che si fanno selfie (autoscatto del resto è troppo complicato da scrivere e pronunciare per costoro) davanti a specchi con pose da mutilati in guerra o posseduti analmente da extraterrestri… dicevo scovo questo video…

e di conseguenza questa bellissima storia che dimostra alcune cose:
1/quando vogliamo anche noi italiani siamo in grado di collaborare e ottenere i risultati sperati
2/i veri artisti alla fine si mostrano come tali e rispondono presente perché in loro risiede ancora l’uomo è non una macchina da soldi
3/quanti bravi musicisti ci sono in Italia, gente che non scalerà classifiche e non parteciperà a festival ma che ha il sound nel sangue

Da veri europei

In questi giorni assistiamo a cittadini che combattono, lottano e bloccano l’arrivo di immigrati/clandestini nei loro quartieri nelle loro città.

Tutto ciò scatena l’indignazione di alcuni e l’esultanza di altri…

Io credo sostanzialmente che sia una dimostrazione di come gli italiani nonostante non siano mai stati ITALIANI, si sentano invece EUROPEI e pertanto seguendo le linee guida dettate da Paesi europei di Classe A come Francia e Germania blocchino l’arrivo di questi disperati.

Insomma un bel passo avanti per un popolo che, tranne che per le partite della nazionale di calcio, non è mai stato così unito.

Avanti, o indietro? Mah!

to IRD modena

Martedì 3 marzo 2015 ore 21,00 presso l’IRD hubstore seconda data di presentazione del mio terzo libro C’è chi va & C’è chi resta.

Una serata informale tra amici e persone incontrate lì, tra bici, sellini e quant’altro.

A parlare di loro, della loro avventura che guarda caso è nel libro e pertanto a raccontare del libro, di questo bel libro di fantasia.

PRESENTAZIONE IRD MODENA

Il link dell’evento su FB:

https://www.facebook.com/events/445452062275696

Buon Natale 2015

Come dicono i cannabili : “A Natale siamo tutti più buoni”.

Perciò anche se Babbo Natale quest’anno non verrà perché Equitalia gli ha pignorato la slitta perché non ha pagato la Tasi, la Tari e nemmeno la copia di CHI con Salvini Desnudo, le renne sono state prese all’Isola dei Famosi e i cani al Festival di San Remo…

Comunque Buone Feste a tutti.

(seguaci e no)

occhiaie

cosa si nasconde effettivamente sotto quelle occhiaie?

occhiaie che ti seguono dalla mattina alla sera, dalla sera alla mattina, che vengono con te nella doccia, a fare la spesa e che ti seguono in ogni tua scelta senza esprimere un parere. eppure sotto sotto nascondono qualcosa, tramano. tramano contro di te… silenziose.

già.

volendo le si potrebbero coprire, nascondere, ma comunque loro al momento giusto spunterebbero nuovamente fuori. insomma bisognerebbe parlarci con le proprie occhiaie, dialogare con loro capire il perchè siano lì e il perchè non vadano via… “del resto io non le ho mai invitate” (cit).

ma che volete è molto più semplice fare finta di niente e questo sino al giorno in cui… le occhiaie che seguiamo dalla mattina alla sera, dalla sera alla mattina, che ci trascinano nella doccia, a fare la spesa e che seguiamo in ogni loro scelta senza essere in grado di esprimere nemmeno un parere o una contraddizione.

la settima

…quando é stata l’ultima volta che ti sei fermato a pensare. Quando hai messo in pausa il film della tua vita per pensare alla trama vista e ragionare sul seguito o l’epilogo. Quando seduto su una panchina hai stracciato il copione troppo scontato e televisivo. Quando. Quando. Quando. Perché vedi a volte la pubblicità non serve solo a reclamizzare, ma anche a permettere un ragionamento, una valutazione, per ricordarti che alla fine sei sempre tu quello con il telecomando in mano.

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la sesta

…che bella la giostra, la giostra che tutti i giorni ci porta al calcinculo reciproco… che bella la giostra che gira, gira talmente forte da non lasciarci il tempo di pensare, ragionare su ciò che stiamo facendo e poi se anche ci viene un attimo di smarrimento misto a lucidità, beh… c’è sempre la coda da prendere. che bella la giostra. che bella la giostra che ci fa vomitare l’uno addosso all’altro… che bella la giostra da cui vorrei scendere per non salirvi mai più.

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la quinta

…quelli che una volta c’era il criceto, ma poi ha sentito parlare della fuga dei cervelli e lui che (TRA I DUE) ha capito tutto ha lasciato lì la ruota con su un bel cartello “AFFITTASI VUOTO COSMICO CON VISTA SULL’APPARIRE” ed è partito…

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la quarta

…se stando sul divano sento l’omino riccio a mezzo busto sul canale che porta il numero dei sette nani dire che “NONOSTANTE” la crisi i più ricchi tra i ricchi al mondo hanno e di molto aumentato il loro patrimonio non mi stupisco non è perchè non ho capito dove sia il trucco, ma proprio perchè l’ho capito…

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la terza

…e poi ti senti dire buon anno e che sia migliore di quello passato, ma se pensi che è solo un giorno come tanti, uno dopo l’altro, tutti imprigionati per gioco o meglio per business dietro numeri e date ottimamente studiate a tavolino, allora più che un buon anno ci basterebbe un “non effimero” buon giorno detto ogni mattina…

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